Dopo la stagione 2016 avara di vittorie, la Scuderia Ferrari si presenta al via nel 2017 con una vettura potenzialmente vincente, ricca di soluzioni tecniche innovative destinate a fare scuola anche per i principali rivali. La SF70-H, la cui sigla fa esplicito riferimento al settantesimo anniversario della nascita della Casa di Maranello, nasce, al pari di tutte le altre vetture di Formula 1 degli ultimi anni, dovendo tener conto delle nuove modifiche al regolamento introdotte dalla Federazione, in particolare gomme più larghe e differenti dimensioni delle ali. Proprio per ovviare alle maggiori turbolenze degli pneumatici di sezione maggiore, i tecnici della Ferrari pensarono di arretrare le bocche di ingresso delle fiancate, più alte e rastremate rispetto al 2016, modificandone anche la forma, ma soprattutto collocando le strutture di assorbimento all’interno delle pance in modo da generare due convogliatori di flusso per portare aria all’impianto di raffreddamento e al diffusore aerodinamico. La raffinata ricerca aerodinamica la si evince dall’elevato numero di ali e deflettori anteriori, dalla ampia pinna caudale che si protrae quasi fino all’alettone posteriore, all’adozione del D-Duct anteriore, particolare sistema di gestione dei flussi d’aria.La SF70-H mostra subito le sue grandi potenzialità vincendo con Sebastian Vettel le prime due gare di apertura del Campionato del Mondo in Australia e poi in Bahrain e poi cogliendo una doppietta a Montecarlo nel GP di Monaco, con Vettel primo e Raikkonen secondo, stesso ordine d’arrivo poi nel Gran Premio d’Ungheria. Dopo il secondo posto conquistato da Vettel in Belgio per la Scuderia ed il pilota comincia la parte più dura della stagione, con una gara incolore a Monza, conclusa al terzo posto comunque, ed il duplice ritiro delle rosse a Singapore, a pochi metri dal via, coinvolte in un clamoroso incidente con Max Verstappen. Il quinto successo stagionale di Vettel colto in Brasile non basta ad impedire ad Hamilton e alla Mercedes di conquistare i rispettivi titoli piloti e costruttore, mentre la Ferrari arriverà seconda in entrambe le classifiche.