Categorie | Formula 1 |
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Marchio | Ferrari |
Squadra | Ferrari |
Produttore | Hot Wheels Elite |
Codice Produttore | T6277 |
Scala | Scala 1:43 |
Materiale | Die-Cast |
Edizione Limitata | 5.000 Pezzi |
Special Edition | Scuderia Ferrari F1 Drivers' World Championship Collection |
Modello realizzato da Hot Wheels Elite in Die-Cast in scala 1:43 con favolosi dettagli della carrozzeria e dell’abitacolo che riflettono il più possibile l’auto reale.
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Modello in Die-Cast prodotto da Hot Wheels Elite Scala 1/43 ed in Edizione Limitata a soli 5000 pezzi, attualmente divenuto molto raro da trovare.
La Ferrari 246 F1 è stata la monoposto di Formula 1 che ha gareggiato nella stagione 1958. Guidata da Mike Hawthorn, ha vinto il campionato mondiale piloti e si è piazzata seconda nella prima edizione del campionato mondiale costruttori. Nella stagione successiva sarebbe stata sostituita dalla 256 F1, che ne rappresentava l’evoluzione, e poi dalla 156 F1, prima monoposto Ferrari a motore posteriore.
La 246 F1 fu una monoposto piuttosto ben riuscita anche se dovette faticare non poco con la concorrenza. La nuova Vanwall, che era venuta alla ribalta l’anno prima, si dimostrò un avversario ostico e la presenza delle nuove Cooper-Climax a motore posteriore rese la vita difficile alle F1 a motore anteriore. La scelta di mettere il motore alle spalle del pilota si rivelò subito vincente e le Cooper-Climax del Rob Walker Racing Team vinsero le prime due gare stagionali in Argentina, con Moss, e a Monaco, con Trintignant. La 246 F1 non sfigurò conquistando un 2º e un 3º posto in Argentina (Musso e Hawthorn) e a Monaco (Musso e Collins).
Il GP d’Olanda vide ancora una volta la vittoria di Moss, nel frattempo passato alla Vanwall, e il 5º posto di Hawthorn. Il dominio della Vanwall fu tale anche in Belgio grazie a Tony Brooks anche se Hawthorn riuscì a conquistare un secondo posto davanti alla Vanwall di Stuart Lewis-Evans.
Al successivo gran premio di Francia arrivò la prima e unica vittoria stagionale di Mike Hawthorn che conquistò la vittoria davanti alla Vanwall di Moss e all’altra Ferrari di von Trips, quinto arrivò Peter Collins. In Gran Bretagna la Ferrari concesse il bis con Collins che vinse davanti a Hawthorn.
Cliff Allison prova la 256 F1 sulla pista junior di Monza
Le ultime cinque gare della stagione furono un monologo delle Vanwall di Brooks e Moss, ma a fine stagione il mondiale andò al ferrarista Hawthorn per un solo punto su Moss. Infatti l’inglese della Ferrari aveva dalla sua un maggior numero di piazzamenti, ben cinque secondi posti, e 5 giri veloci, che all’epoca valevano un punto, al contrario di Moss che aveva vinto sì quattro volte ma era incappato in cinque ritiri. La Vanwall poté comunque consolarsi con la vittoria del primo titolo costruttori nella storia della Formula 1.
Il ritorno ai vertici della Ferrari fu però segnato da tre gravi lutti. Infatti, a Reims Luigi Musso non sopravvisse alle ferite riportate dopo essere uscito di strada alla Curve du Calvaire e in Germania la stessa sorte toccò a Peter Collins. L’inglese morì nel tragitto verso l’ospedale dopo che la sua vettura si era cappottata più volte su sé stessa finendo poi contro un albero. Un commissario di pista che accorse a soccorrerlo udì Collins mormorare “Come Musso…”, a causa della somiglianza dei due incidenti. L’ironia della sorte volle che anche Hawthorn morisse in un incidente stradale nei pressi di Londra dopo il suo ritiro dalle corse e a poche settimane dalla vittoria del mondiale.
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